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LA NATO NON FA PROPAGANDA MA IMBONIMENTO DA TELEVENDITA
Di comidad (del 10/07/2025 @ 00:04:30, in Commentario 2025, linkato 1122 volte)
Ci sono situazioni che oltrepassano i limiti descrittivi del comune linguaggio politico. A proposito della NATO e del suo giro d’affari si potrebbe parlare di corruzione e di propaganda che surroga la mancanza di strategia; ma queste stesse espressioni potrebbero essere riferite a qualsiasi altro paese. Nessun regime infatti è immune dalla corruzione, e inoltre c'è da dubitare che la Russia o la Cina abbiano effettivamente una strategia e non procedano invece alla giornata. Il fatto che certi paesi provengano da civiltà secolari o millenarie, di per sé non ci dice nulla sulla loro attuale capacità di esprimere una visione strategica. La stessa dottrina della indivisibilità della sicurezza, inventata da Pechino e adottata anche da Mosca, di fatto svolge esclusivamente la funzione estemporanea di un’omelia domenicale, una messa cantata sulle note edificanti dell’equilibrio e della ragionevolezza, senza però riferirsi a premesse concrete.
Ma è proprio sul tipo di propaganda che si può notare il passo completamente diverso con il quale procede la NATO. Mentre Putin o Xi Jinping cercano di apparire al pubblico come persone equilibrate e ragionevoli, nel caso della NATO, degli USA, del Regno Unito e dell’Unione Europea, si vede invece una continua ricerca dell’iperbole fine a se stessa, ovvero la si spara grossa senza alcuna considerazione del rischio di cadere nel ridicolo. Appena qualche giorno fa il segretario della NATO, Mark Rutte, in un’intervista al New York Times ha paventato la possibilità di un attacco congiunto e simultaneo da parte della Russia e della Cina, l’una sul fronte europeo e l’altra sul fronte di Taiwan. Medvedev ha replicato alle boutade di Rutte nel modo più ovvio, spiegandola con l’uso di funghi allucinogeni, che sarebbe abituale per gli olandesi. La battuta veniva spontanea, ma in effetti nel caso di Rutte il problema non riguarda uno stato di allucinazione, bensì la totale mancanza di qualsiasi preoccupazione di risultare credibile. Una menzogna confezionata secondo i criteri della verosimiglianza potrebbe infatti non conquistare i titoli dei media, quindi passare inosservata. Nel caso di Russia e Cina si può ancora parlare di propaganda, mentre con la NATO si è passati ad una comunicazione del genere imbonitorio, come nelle televendite; se ne è visto un esempio plateale con lo spot della Kallas sul kit di sopravvivenza. Non ci si pone più il problema di convincere il maggior numero di persone con una narrazione coerente; l’importante è mirare al pubblico più impressionabile e facinoroso, in modo da gasarlo e fanatizzarlo, per poi usarlo come bullo all’occorrenza.

Mentre Rutte si espone senza alcun timore al ridicolo, il nostro ministro Crosetto adotta un registro comunicativo più subdolo e ipocrita, per cui da un lato la spara grossa, ma dall’altro finge di prenderne le distanze. In una recente conferenza stampa Crosetto ci ha fatto sapere che in Svezia si preparano alla guerra contro la Russia costruendo un cimitero in grado di ospitare il 5% della popolazione; visto che gli svedesi sono una decina di milioni, vorrebbe dire che si mettono in conto cinquecentomila morti. Crosetto precisa che non condivide questo grado di allarmismo; ma, secondo lui, tale sarebbe il clima di attesa della guerra che si respira nel Nord Europa. Con questo trucco di saltabeccare da un’affermazione in un senso ad un’altra affermazione nel senso opposto, Crosetto riesce a fare imbonimento e, al tempo stesso, continuare a passare da persona seria per molti commentatori.
Il problema è che se i prodotti in vendita fossero qualitativamente validi, non avrebbero bisogno di pubblicità ingannevole. Un prodotto fraudolento, industriale o finanziario che sia, si vende solo con una pubblicità fraudolenta. Lo si è constatato con i sistemi antimissile: costano troppo, al punto che i missili intercettori sono più costosi dei missili che dovrebbero bloccare. L’Iran non ha neppure usato i suoi missili più avanzati ed è ugualmente riuscito a perforare le difese israeliane ricorrendo ai fondi di magazzino. La settimana scorsa Kiev ha dovuto subire centinaia di impatti di missili e droni senza che la contraerea ucraina potesse farci nulla. L’intossicazione mediatica si è messa in moto facendo circolare la notizia fasulla di una prossima cessazione delle forniture americane di missili Patriot; in tal modo si è suggerito falsamente al pubblico che il bombardamento russo fosse riuscito solo perché i Patriot scarseggiavano. Le stesse considerazioni valgono per il sistema italo-francese Samp-T: non solo è vertiginosamente dispendioso in sé, ma inoltre anche i suoi intercettori Aster 30 costano più dei missili che dovrebbero bloccare, e devono persino essere lanciati due o tre alla volta per sperare di intercettare qualcosa. Di fronte a questa debacle, il ministro Crosetto mica ha chiamato quelli di Leonardo SpA per intimargli di produrre qualcosa di più efficace e molto meno costoso; tutt’altro. Crosetto ha infatti deciso di raddoppiare la “dose” di missili intercettori del Samp-T; esattamente come con i sieri Pfizer: visto che non hanno funzionato con le due dosi canoniche, allora te ne fai quattro o cinque.