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MANUALE DEL PICCOLO COLONIALISTA n°15
Di comidad (del 23/03/2010 @ 09:23:04, in Manuale del piccolo colonialista, linkato 1972 volte)
NARCOCOLONIALISMO

La cosiddetta lotta al narcotraffico è una vera benedizione per le strategie di dominio degli USA. ComŽè noto, il 30 ottobre 2009 è stato firmato un accordo tra Washington e Bogotà che prevede la concessione in Colombia di sette basi militari agli Stati Uniti. In cambio gli USA sborseranno 46 milioni di dollari al governo Uribe a sostegno dellŽaccordo militare per contrastare il narcotraffico, ma anche in funzione antiguerriglia. In realtà questi soldi serviranno allŽallestimento delle basi e allŽacquisto di armamenti di produzione statunitense, ma comunque saranno sicuramente ripagati dallŽaumento del traffico di droga su cui da sempre mettono le mani le cosche governative USA. Il risultato più importante sembra essere quello del controllo di sette basi militari - tre delle quali sotto la gestione esclusiva degli USA - proprio sul territorio colombiano.
La base più importante, una "infrastruttura operativa avanzata", dovrà essere allestita a Palanquero, dove già esiste una cittadella in grado di alloggiare più di 2000 uomini, una pista di volo di 3500 metri e due hangar in grado di ospitare una sessantina di cacciabombardieri con un sistema di radar molto sofisticato. La posizione strategica della base, consentirebbe ai cacciabombardieri USA di raggiungere qualsiasi punto dellŽAmerica Latina ad esclusione della Terra del Fuoco. Gli USA possiedono installazioni militari anche a Puerto Rico, in Salvador, in Honduras, Cuba, Aruba, Curaçao, Perù, Paraguay.
Anche in Messico la "lotta al narcotraffico" (ovvero il controllo e lŽincremento dei flussi di traffico degli stupefacenti) comincia a dare i suoi frutti: il governo di Felipe Calderon dovrebbe firmare un piano per sconfiggere il principale cartello di narcotrafficanti. Il piano, manco a dirlo, è stato presentato da una compagnia militare privata statunitense la Jax Desmond Worldwide, una compagnia di killer sul modello della famigerata Blackwater (cfr. mpc n°10). Gli uomini dellŽazienda dispongono ovviamente di elicotteri Apache e di altre armi micidiali, e vengono assunti tra gli ex-soldati dellŽesercito israeliano e gli ex-membri delle forze speciali statunitensi. Il capo della compagnia ha però precisato di volere dal governo messicano carta bianca sulle sue operazioni: "...quando lavoriamo non collaboriamo con le forze locali né con nessun altro."
In Afghanistan la produzione di oppio - che nel periodo talebano languiva intorno alle 185 tonnellate annue - con la gestione statunitense ha superato ampiamente le 8000 tonnellate ed è stata integrata con la produzione di cannabis. Lo stesso governo Karzai - diretta emanazione degli occupanti USA - è formato quasi esclusivamente da narcotrafficanti, e lŽAfghanistan rimane il maggior produttore di oppio a livello mondiale (cfr. mpc n°14)