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Lo ammettono pure loro
Di comidad (del 04/07/2013 @ 00:20:44, in In evidenza, linkato 4392 volte)
Pubblicato il 02-08-2013 8:28 http://www.ilbuio .o rg/?p=9309#mo re-9309
“(…) Di sicuro il nostro è un Paese suddito degli Stati Uniti. Basta vedere come sono andate le cose nella vicenda della moglie del dissidente kazako: mi sembra francamente difficile che i servizi segreti statunitensi non siano implicati in quanto è avvenuto. L’Italia è un Paese che ha perso la guerra e ancora oggi ne paga le conseguenze. Ricordo che ci sono ancora delle clausole ai trattati di pace tra Italia e Stati Uniti che sono segrete. (…)
La realtà è che gli Stati Uniti sono i moderni romani, dominano a loro piacimento l’Impero d’Occidente e l’Italia è la Numidia d’Europa. La storia si ripete sempre, Washington è la nuova Roma e poi ci sono gli stato satelliti come il nostro. E’ questo il quadro generale nel quale va inserita la vicenda Abu Omar. (…)
Di sicuro una parte degli apparati italiani ’collaborano’ direttamente con gli apparati statunitensi, giungendo al punto di prendere ordini da loro”.
Estratti dall’intervista rilasciata dall’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli, della Lega Nord a Il Sussidiario.net di venerdì 19 luglio, in occasione del “f ermo”, a Panama, dell’agente della CIA Robert Seldon Lady, condannato a nove anni di carcere per il sequestro, avvenuto a Milano nel 2003, dell’imam Abu Omar.
Di recente, il capo dello Stato, il “compagno” Giorgio Napolitano, su richiesta di Barack Obama, ha concesso la grazia ad un altro degli agenti coinvolti nella vicenda criminale, tale Joseph Romano. Quanto di nuovo all’ex capo-centro CIA di Milano, il giorno successivo a quello dell’intervista a Castelli, Seldon Lady, di cui il ministro Severino aveva chiesto l’arresto internazionale, a dif f erenza degli altri 23 yankees condannati per il sequestro, è stato rispedito a casa dal governo di Panama. Paese che aveva provato una volta a rif iutarsi di consegnare agli USA qualcuno a cui loro tenevano molto. Era il 1989: arrivarono i marines e gli elicotteri d’assalto a prendersi l’ex presidente panamense Noriega, ricercato per traf f ico di droga e per violazione dei diritti umani.
A dimostrazione che i panamensi sono certamente dei servi, ma non degli stupidi o degli autolesionisti. E che il diritto internazionale nasce dalle canne dei f ucili e dagli sbarchi dei marines. Con buona pace del “compagno” Napolitano.
L. A.