"
"L'elettoralismo risulta così euforizzante perché è una forma di pornografia, attiene cioè al desiderio puro, magari con quella dose di squallore che serve a conferire un alone di realismo alla rappresentazione. Ma i desideri, i programmi e le promesse elettorali non sono la realtà, che è invece scandita dalle emergenze. L'emergenza determina un fatto compiuto che azzera ogni impegno precedente, ed a cui ogni altra istanza va sacrificata, come ad un Moloc. Carl Schmitt diceva che è sovrano chi può decidere sullo stato di eccezione. Ma nella democrazia occidentale vige uno stato di emergenza cronica, cioè uno stato di eccezione permanente, l'eccezione diventa la regola."

Comidad
"
 
\\ Home Page : Archivio (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di comidad (del 03/07/2008 @ 08:59:37, in Commenti Flash, linkato 1329 volte)
Il fatto che, negli Stati Uniti, Cosa Nostra abbia avuto da sempre sotto controllo il business dei rifiuti, non ha mai suscitato particolari ondate di indignazione. Negli USA l’affare è assai lucrativo, vista la quantità enorme di rifiuti prodotti in quel Paese, e quindi, fino a pochi anni fa, la mafia controllava sia la raccolta che lo smaltimento. Ad esempio: Salvatore Avellino, boss della famiglia Lucchese, controllava Long Island grazie alla “Private Sanitation Industry Association”; James Failla, boss della famiglia Gambino, era il padrone dei rifiuti di New York con la sua “Association of Trade Waste Removers”. In realtà la mafia, la camorra et similia sono forme di illegalità e di controllo del territorio che le moderne forme di dominio hanno sempre allevato amorevolmente, proprio perché perfettamente controllabili e neppure lontanamente pericolose per il Potere. Quando si assiste ad una campagna istituzionale di denuncia e di attacco alla criminalità mafiosa, è piuttosto logico pensare che lo Stato, o le potenze colonizzatrici, provino a riorganizzare il controllo criminale del territorio, o che l’affare sia diventato troppo appetitoso per lasciarlo in mano a mafiosi e camorristi. Così qualche anno fa negli Stati Uniti, alle famiglie mafiose “sconfitte” subentravano le “aziende sane”, colossi legati alle varie cosche politiche, con un volume d’affari notevole: Allied Waste Industries e Republic Service – da poco fuse in una sola società – con 9,3 miliardi di dollari l’anno e l’attuale numero uno, Waste Management con 13,3 miliardi di dollari. L’aspetto colonialistico dell’affare rifiuti è comunque sempre rilevante, visto che i rifiuti tossici USA vengono spediti all’estero (illegalmente in Messico e altri Paesi). Le spedizioni legali in Canada assorbono circa 700mila tonnellate all’anno di rifiuti tossici e nocivi, di cui solo una minima parte riciclati e tutto il resto va a finire nelle discariche del Quebec e dell’Ontario. L’accordo di “libero scambio” NAFTA trova quindi la sua applicazione per Messico e Canada. La stessa logica funziona anche per regioni interne allo stesso paese. Mentre la propaganda ci racconta che l’efficienza tedesca riesce a rendere redditizio l’invio dei rifiuti dalla Campania, proprio in Germania i land occidentali scaricano i rifiuti tossici in quelli orientali, per esempio nelle cave d’argilla di Vehlitz e Möckern, a est di Magdeburgo.
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Di comidad (del 03/07/2008 @ 09:05:13, in Commentario 2008, linkato 1388 volte)
Il punto qualificante del programma di governo della Lega Nord è il cosiddetto “federalismo fiscale”, cioè lo spostamento verso gli enti amministrativi locali di gran parte della esazione fiscale, comprese le imposte sul reddito e sul valore aggiunto. Il 28 giugno ultimo scorso è stato annunciato dal governo che ormai il federalismo fiscale fa parte del disegno della prossima legge finanziaria.
Ancora non è chiaro quale sia l’entità di questo spostamento, sta di fatto che, in questa fase di crisi finanziaria galoppante, si sta aprendo un nuovo sbocco affaristico, e cioè la privatizzazione della esazione fiscale, che già oggi copre la quasi totalità del prelievo a livello locale.
Non soltanto il costo delle privatizzazioni in genere ricade sempre sul contribuente, ma, in particolare, quando si privatizzano le esattorie, finisce che il fisco cessa del tutto di finanziare servizi pubblici, per convertirsi in pura fonte di profitto per le stesse esattorie private. In altre parole, si pagano tasse e imposte a totale beneficio delle esattorie. Al di là delle leggende storiche sulla nascita della borghesia, questo ceto si afferma e si consolida proprio a partire dal business esattoriale, cioè l’appalto a privati del prelievo delle tasse e delle imposte pubbliche: il fisco è oggi, come in passato, la matrice originaria del cosiddetto “capitale”.
Stabilita l’entità del business del cosiddetto “federalismo fiscale”, si comprende anche il motivo per cui, da quasi vent’anni a questa parte, la Lega Nord goda di una condizione di privilegio assoluto nell’ambito delle comunicazioni di massa. Cominciò più di quindici anni fa Gad Lerner con la trasmissione televisiva “Milano-Italia”, che costituiva una vetrina, o uno show, in cui la Lega Nord poteva esibire le sue presunte ragioni. Nel frattempo sociologi ed economisti, dalle colonne dei più “seri” giornali, si incaricavano di fornire una sorta di scenario socio-economico con cui giustificare l’ascesa del consenso della Lega: una rivolta fiscale ed antistatale dei ceti medi produttivi che rivendicavano una maggiore autonomia dalle scelte del governo centrale.
Questo scenario - o questa fiction - riuscì ad affascinare gran parte della sinistra, compresa quella di opposizione, la quale, di fronte agli slogan della retorica socio-economica, è abituata a reagire con una supina rassegnazione, in quanto ha una disposizione ad arrendersi di fronte a tutto ciò che le viene presentato come ineluttabilità dello sviluppo storico.
Il potere degli affari è in grado, attraverso i media, di creare un mondo virtuale, in cui gli affari stessi trovano giustificazione, soprattutto se sono presentati come assoluto stato di necessità.
Nessuno, che non sia un affarista, avverte il “bisogno” del federalismo fiscale, ma questo presunto bisogno può essere creato, diventare addirittura richiesta, rivendicazione, moto di opinione pubblica. Questo meccanismo, ovviamente, può funzionare solo sino ad un certo punto, poiché ogni cittadino già vive sulla propria pelle l’oppressione delle esattorie private, le loro angherie camuffate da “errori”, che si risolvono sempre nel monito “prima paga, e poi, eventualmente, reclama”.
È anche necessario perciò che i media introducano una serie di diversivi, di questioni vuote su cui dividere l’opinione pubblica, in modo da consentire alle cosche affaristiche di precisare nell’ombra termini e dettagli del loro super-business.
Nella guerra psicologica l’arma più efficace e letale che gli affaristi hanno a disposizione è sempre il razzismo. Il razzismo diviene così intrattenimento di massa.
L’opinione pubblica viene perciò indotta a trastullarsi in questo momento con la questione del prelievo delle impronte ai bambini rom, sulla “schedatura etnica”, e simili. Quanto sia pretestuosa questa diatriba, è dimostrato dal fatto che, in base alla legislazione vigente, il prelievo delle impronte digitali può essere già imposto a chiunque, che sia un Rom o meno. Di fronte alla legge, ogni cittadino è un Rom.
Il prelievo delle impronte digitali è quindi chiaramente una drammatizzazione che serve a distrarre dal problema del prelievo fiscale, che è quello che sta davvero a cuore alle cosche affaristiche ed al governo che ne costituisce l’agenzia.
Smascherare questo paradosso propagandistico - per il quale una sedicente “rivolta fiscale” sta portando ad un ulteriore aumento del prelievo fiscale a beneficio delle esattorie private -, non è certo facile. La retorica dell’autogoverno locale ha permeato molte argomentazioni della stessa opposizione, sempre troppo pronta a cavalcare quelli che vengono fatti apparire come movimenti spontanei, generati da una mitica “società civile”.
3 luglio 2008
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (10)
Commenti Flash (61)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (32)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


19/03/2024 @ 07:37:28
script eseguito in 66 ms