"
"Le decisioni del Congresso Generale saranno obbligatorie solo per le federazioni che le accettano."

Congresso Antiautoritario Internazionale di Ginevra, 1873
"
 
\\ Home Page : Archivio (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di comidad (del 20/12/2007 @ 23:11:11, in Commentario 2007, linkato 1323 volte)
Sulla questione degli operai uccisi dalla multinazionale Thyssenkrupp, in questi giorni se ne sono dette tante, ma una parola è rimasta però quasi impronunciabile: colonialismo. C'è un antico mito - ripreso anche in una novella di Borges -, secondo il quale se si pronunciasse il vero nome di Dio, l'universo finirebbe. In un certo senso è così anche per il colonialismo, ma in questo caso la magia non c'entra nulla, si tratta semplicemente del fatto che il collaborazionismo, la complicità, la corruzione, gli intrecci affaristici hanno bisogno di coperture e di alibi. Colonialismo è una di quelle parole che fanno da argine anti-cazzate, ed anche se ovviamente le cazzate qui o là comunque filtrano sempre, però non possono più dilagare e sommergere tutto. Se invece di colonialismo, si dice "capitalismo", "liberismo", "logica del profitto", "globalizzazione", tutto si sposta nell'atmosfera astratta, irreale e metafisica della modellistica sociale ed economica. Se per opporsi al capitalismo e al liberismo occorre prima elaborare un modello sociale ed economico alternativo, allora nell'attesa posso anche fare i miei affari.
Quando negli anni '80 arrivò da Bruxelles l'ordine di chiudere l'acciaieria Italsider di Bagnoli, se i sindacati avessero pronunciato la parola "colonialismo" avrebbero automaticamente responsabilizzato il governo e sputtanato tutte le puttanate che diceva il ministro dell'Industria dell'epoca, De Michelis. Al contrario, accettando il lessico ufficiale che parlava di esigenze del "Mercato", i vertici sindacali furono ammessi da De Michelis a partecipare, assieme con il Banco di Napoli, ad una gigantesca operazione di saccheggio del denaro pubblico: una finta ristrutturazione dello stabilimento di Bagnoli, in cui furono gettati anni e miliardi, per poi chiudere definitivamente, come Bruxelles o, per meglio dire, la Thyssenkrupp ordinava.
Il punto è che fare i conti con la realtà del colonialismo è un dato che responsabilizza: c'è un'aggressione e bisogna farla semplicemente cessare, non ci sono alternative sociali, economiche o politiche da costruire preventivamente. Se si dicesse che il sud d'Italia è una colonia di consumo dal 1860, e che dal 1943 è diventata anche una colonia militare e di commercio illegale degli Stati Uniti, allora non si potrebbero più coprire le complicità con il colonialismo e gli intrecci affaristici sul denaro pubblico con le cortine fumogene della "questione meridionale", del "problema del Mezzogiorno", dei "problemi di Napoli", ecc.
Certo, i termini di colonialismo e affarismo rappresentano delle sintesi e delle semplificazioni, ma la semplificazione è sempre preferibile alla mistificazione. Parlare, ad esempio, di Occidente e di valori occidentali è un modo di parlare d'altro.
Si dice spesso che il regime iraniano degli ayatollah violi i diritti umani molto di più di quanto non lo facesse il regime dello scià. A parte la pretestuosità di certi confronti, non c'è dubbio che molti Iraniani siano i primi a trovare insopportabile l'oppressione oscurantistica del clero sciita, ma devono confrontarsi col fatto che la legittimazione del regime clerico-islamico proviene dall'avere cacciato la tirannia coloniale della multinazionale BP (ex British Petroleum, ora Beyond Petroleum), di cui lo scià era solo il prestanome. Chi critichi il clero rischia di confondersi con i complici del colonialismo BP, e di questo il clero può farsi forte. Inoltre il clero sciita, invece di chiamarlo colonialismo della BP, lo chiama "corrotto Occidente", giustificando così il suo bigottismo. Faremmo quindi chiarezza e screditeremmo il presunto carattere antioccidentale dei bigottismi religiosi, se dicessimo che non esiste nessun "Occidente", né santo né corrotto, ma solo un colonialismo delle multinazionali.
20 dicembre 2007
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Di comidad (del 13/12/2007 @ 23:13:38, in Commentario 2007, linkato 1264 volte)
Nei commenti giornalistici alla sconfitta referendaria di Chavez, la questione del petrolio venezuelano è un dettaglio venuto fuori solo incidentalmente. Sul "Corriere della sera", l'ex ambasciatore Sergio Romano scorge nel petrolio solo la causa del successo personale di Chavez, e concentra gli strali su di lui per il carattere vago e demagogico del suo "socialismo bolivariano" e per i suoi modi da caudillo.
Che il petrolio possa essere oltre che la causa del suo successo, anche il motivo dell'ostilità internazionale verso di lui, non è neppure accennato: Chavez viene condannato dai commentatori a causa dell'improponibilità del suo "modello", per la sua nota amicizia con Castro, e magari anche per la - del tutto presunta - connivenza ideologica con il "cattivo maestro" Toni Negri. Se un capo di Stato firma accordi commerciali con la Cina e con la Russia, invece che con la BP, viene automaticamente individuato come una minaccia per la democrazia e per la sicurezza planetaria, come un nemico dell'umanità, ecc.
Un trattamento del genere fu riservato dalla stampa americana ed europea anche al mite Mossadeq, il primo ministro iraniano che nel 1951 aveva cercato di nazionalizzare la Anglo-Iranian Oil Company, che, manco a dirlo, faceva parte della BP, o British Petroleum, o Beyond Petroleum, come si fa chiamare adesso, dato che gli affari della BP vanno oggi "oltre" il petrolio, e si rivolgono soprattutto al gas naturale, l'affare del futuro.
Se si considera che l'Iran, oltre ad essere un grande produttore di petrolio, possiede anche i maggiori giacimenti di gas naturale del mondo, forse ciò spiega la grande ostilità verso l'attuale presidente iraniano Ahmadinejad, anch'egli arruolato d'ufficio dalla propaganda occidentale nella folta schiera dei nuovi Hitler. La BP non può oggi mettere le mani sul petrolio del Venezuela, né sul gas della Russia o dell'Iran, e, non a caso, ai rispettivi capi di Stato di questi Paesi è stata confezionata un'inquietante immagine internazionale, cosa non difficile se si considera che fare il Capo di Stato comporta, per ciò stesso, altissime probabilità di essere anche un criminale.
Saddam Hussein aveva anche lui parecchio petrolio da farsi depredare e quindi una pessima immagine internazionale, ma visto che il pericolo delle sue "armi di distruzione di massa" e la necessità di esportare la democrazia in Iraq, non hanno convinto i più, ecco allora pronta un'altra spiegazione. Gli Stati Uniti si sarebbero fatti convincere ad impegnarsi in una guerra contraria ai loro interessi, a causa delle pressioni della "Israel Lobby", che condizionerebbe la politica estera statunitense in base alle esigenze dello Stato di Israele. In Italia, il libro best-seller di Mearsheimer e Walt che sostiene questa tesi è stato di recente pubblicato da Mondadori, una casa editrice che risulta da anni coinvolta in operazioni di disinformazione e intossicazione funzionali agli interessi statunitensi (ad esempio il best-seller "Gomorra", che è servito a coprire con il mito camorristico il traffico di derivati dell'oppio afgano compiuto dalla base NATO di Napoli).
Mitomani come tutti i provocatori e criminali, molti sionisti forse davvero pensano di essere loro a gestire la politica estera statunitense. Il libro sulla Israel Lobby espone poi una tale massa documentaria sulle presunte pressioni e manipolazioni subite da Bush e Cheney, che risulterebbe persino convincente, se non ci fosse il dettaglio del petrolio irakeno che oggi sparisce a ritmo accelerato dall'Iraq, e che viene depredato proprio dalle compagnie legate a Bush e Cheney.
13 Dicembre 2007
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (10)
Commenti Flash (61)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (32)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


19/03/2024 @ 09:29:46
script eseguito in 105 ms