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"La distruzione di ogni potere politico è il primo dovere del proletariato. Ogni organizzazione di un potere politico cosiddetto provvisorio e rivoluzionario per portare questa distruzione non può essere che un inganno ulteriore e sarebbe per il proletariato altrettanto pericoloso quanto tutti i governi esistenti oggi."

Congresso Antiautoritario Internazionale di Saint Imier, 1872
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GLI AGENTI COLONIALI DA SERVI A PADRONI
Di comidad (del 08/05/2025 @ 00:04:15, in Commentario 2025, linkato 2729 volte)
Sarebbe ora di rivalutare il troppo bistrattato “benaltrismo”. Quasi tutti i commenti hanno giustamente messo alla gogna il segretario statunitense alla Difesa Hegseth per non aver tutelato la riservatezza delle conversazioni interne all’amministrazione. Certamente è stato grave far trapelare informazioni su operazioni militari in preparazione; ma, a ben guardare, c’era “ben altro” di cui preoccuparsi; infatti, in quelle conversazioni, il segretario alla Difesa, ed anche il vicepresidente Vance, dimostravano di credere davvero alle scemenze che sono soliti raccontare ai media. In particolare, Vance dichiarava testualmente : “Odio salvare gli europei”. Quindi, secondo Vance, attaccare gli Houthi sarebbe stato nell’interesse degli europei. Solo un mentecatto può crederci, in quanto gli Houthi sono in guerra esclusivamente contro Israele, quindi attaccano soltanto navi dirette a porti israeliani o che provengono da essi. Sia gli europei con la missione “Aspides”, sia ora gli USA, nella questione del Mar Rosso agiscono come “proxy” di Israele, visto che la minaccia alla navigazione riguarda solo Israele.
“Israele” va inteso in senso completo, non solo come entità coloniale sionista che occupa un certo territorio, ma anche come sistema di lobbying, finanziamento elettorale, elusione fiscale attraverso il non profit, riciclaggio di denaro tramite operazioni finanziarie all’estero. Se il problema fosse davvero quello della navigazione nel Mar Rosso, per risolverlo basterebbe ben poco, cioè cessare il genocidio a Gaza ed in Cisgiordania, e riconoscere diplomaticamente gli Houthi, in quanto forza che governa lo Yemen e ne detiene l’effettivo controllo. Sarebbe forse il caso di riabilitare persino il “benpochismo”. Nel costante sistema di disinformazione sui presunti nemici del Sacro Occidente, oggi c’è anche la nuova variabile delle gag del cialtrone della Casa Bianca, secondo il quale gli Houthi si sarebbero già arresi e lo hanno pregato di non bombardarli.
Una strana distorsione del senso delle proporzioni sembra affliggere anche i commenti sulla strage di Monreale. Tre ragazzi sono stati uccisi in una rissa a più tempi ed a ridosso della festa più importante della cittadina siciliana. I commenti hanno tirato in ballo di tutto: la disoccupazione, Gomorra, Suburra, persino il “modello Caivano”. Ma c’era “ben altro” da sottolineare, visto che il governo ha appena varato un DDL Sicurezza che attribuisce poteri illimitati e discrezionali alla polizia, e persino l’ombrello di una sorta di immunità penale e disciplinare. Una rissa si è potuta svolgere in più tempi, sino ad uno sbocco sanguinoso, per di più nelle ore che precedevano un evento pubblico che si prevedeva affollatissimo. Possibile che le varie polizie non pattugliassero la zona e non si siano accorte di niente, se non a strage compiuta? Allora che uso fanno le “forze dell’ordine“ di tutto questo strapotere che il governo Meloni gli ha elargito?

Di cosa si occupavano tutti i media ancora il 3 maggio scorso? Stavano ancora a parlare di come, due giorni prima, una spiaggia di Posillipo fosse stata sporcata dai bagnanti. Da anni c’è un lobbying furioso per privatizzare il litorale napoletano, per cui certe foto andrebbero verificate alla fonte, dato che oggi chiunque potrebbe confezionare un falso e inoltrarlo sui social. Inoltre il razzismo antimeridionale è sempre gratificante per l’opinione pubblica settentrionale, così magari questa dimentica che il pubblico della Scala nel 2021 e nel 2022 ha riservato un’ovazione al maggiore esponente dell’oligarchia siciliana; se l’ovazione non si è ripetuta nel 2023 e nel 2024, è solo perché lo stesso Mattarella ha ritenuto di sottrarvisi disertando la Prima della Scala e lasciando il posto ad una diva del sionismo. Si tratta della stessa oligarchia siciliana che ha gestito il degrado che ha condotto ad episodi come quello di Monreale. Ciò smentisce ancora una volta la persistente concezione interclassista del colonialismo, secondo la quale l’oppressione coloniale colpirebbe indifferentemente tutti i ceti della popolazione. Al contrario, gestire una sudditanza coloniale comporta grossi vantaggi per l’oligarchia locale che se ne occupa, tanto che essa può arrivare a posizioni dominanti in campo nazionale e internazionale. Ciò spiega come l’Italietta sia passata dal colonialismo interno verso il Meridione, alla ricerca del vincolo coloniale anche all’esterno: le oligarchie si sono specializzate nel ruolo di agente/garante coloniale di un potere straniero usato come sponda contro le proprie classi subalterne. Lo schema del servo che diventa padrone ha una valenza generale, per cui non c’è da stupirsi che un’agenzia coloniale locale passi a dominare la potenza egemone, come capita nello strano rapporto ancillare degli USA nei confronti di Israele.
La “ben altra” notizia del 3 maggio era infatti la convocazione del Consiglio Supremo di Difesa, presieduto da Mattarella, il quale si occuperà di gestire i miliardi a debito per il riarmo europeo. La beata irresponsabilità con la quale si carica un paese di debiti, e quindi di interessi da pagare, dà il senso dello sradicamento e della estemporaneità di queste oligarchie coloniali, le quali gestiscono un territorio ma se ne sentono estranee, per cui diventano bolle narcisistiche e autoreferenziali. Definire “élite globaliste” queste bolle clepto-schizocratiche risulta fuorviante, poiché attribuisce uno statuto ideologico ad una mera perdita di contatto con la realtà, che viene sostituita da simulacri di presunti nemici e da narrazioni demenziali, perché tanto l’importante è far girare soldi. Nel ridicolo siamo superati dalla Germania, dove un clone della Lega di Salvini, l’AfD viene spacciata dai media e dai servizi segreti per un partito anti-sistema. I “progressisti” che si ostinano a venerare il mito dell’Occidente, usano una identità storico-culturale vaga e incerta come alibi del ruolo di agente coloniale e dell'annesso malaffare.
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FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


08/05/2025 @ 14:22:54
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