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"Propaganda e guerra psicologica sono concetti distinti, anche se non separabili. La funzione della guerra psicologica è di far crollare il morale del nemico, provocargli uno stato confusionale tale da abbassare le sue difese e la sua volontà di resistenza all’aggressione. La guerra psicologica ha raggiunto il suo scopo, quando l’aggressore viene percepito come un salvatore."

Comidad (2009)
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NON PERDETEVI LA PROSSIMA GUERRA TRA GERMANIA E POLONIA
Di comidad (del 22/05/2025 @ 00:08:37, in Commentario 2025, linkato 36 volte)
Il filo-americanismo ha sempre avuto molti sportelli a cui rivolgersi. Se non sei soddisfatto degli USA in versione ufficiale, c’è sempre “un’altra America” alla quale andare a bussare per sperare di ricevere aiuto e protezione. Si è arrivati al punto che molti nostrani avversari dell’imperialismo americano rivolgessero le proprie aspettative di liberazione ad un presidente USA come Donald Trump. Dal canto suo l’Europetta sembra oggi contrapporsi a Trump, ma solo in nome della nostalgia della cara vecchia America dei neocon; i quali neocon sono tutt’altro che in ritirata, visto che ancora sono preponderanti nella CIA e sono presenti persino nell’amministrazione Trump.
Pare adesso che il filo-americanismo abbia aperto un nuovo sportello addirittura in Vaticano, con sede nel Palazzo Apostolico e vista panoramica su Piazza San Pietro. Purtroppo non ci si risparmia nessun dolore e nessuna privazione; infatti, da quando i papi non sono più italiani, ci si è guastato il gusto dell’anticlericalismo, dato che non si sa più se la merce sia autentica o contraffatta. In Italia la Chiesa Cattolica non ha mai appoggiato il nazionalismo italiano, semmai il contrario; infatti l’unità italiana è stata fatta contro il papato ed a spese dei suoi territori. E poi c’era la tradizione politologica machiavelliana, che ha sempre individuato nella Chiesa di Roma un avversario dell’indipendenza italiana. Quando invece si ha a che fare con cattolici e prelati di altri paesi, non si può essere mai certi che non stiano usando il cattolicesimo come strumento di grandeur nazionale. L’ex direttore della CIA, Robert Gates, una ventina di anni fa rilasciò un’intervista nella quale ovviamente si guardò bene dal dichiarare in modo esplicito che Karol Wojtyla avesse collaborato con la CIA e ben da prima di essere eletto papa; però anche quel poco che Gates ha ammesso sui rapporti CIA-Vaticano in Polonia, in definitiva, basta e avanza. Secondo Gates il movimento di opposizione polacco noto come Solidarnosc fu appoggiato e finanziato contestualmente dal Vaticano, dal sindacato americano AFL-CIO e dalla CIA; anche se, a detta di Gates, i tre soggetti non avrebbero collaborato direttamente, ma solo comunicato per non pestarsi i piedi a vicenda. La vicenda polacca ha anche riconfermato le contraddizioni intrinseche al nazionalismo, che si intreccia con i conflitti imperialistici delle altre potenze, sradicandosi così dagli interessi della gran parte della propria popolazione. In un modo o nell’altro si è sempre “internazionalisti”; il problema sta nel vedere da che punto di vista, quello delle cleptocrazie o quello delle classi subalterne.

A suo tempo Solidarnosc ci fu spacciato come un sindacato ed il suo leader, Lech Walesa, come un difensore del lavoro; un’immagine che non ha avuto alcun riscontro, dato che, una volta eletto presidente della Polonia, se n’è fregato dei diritti dei lavoratori ed ha sostenuto ad ogni occasione una revanche dell’imperialismo polacco. Nel 2014 Walesa non esitò a chiedere armi nucleari per la Polonia, ovviamente col pretesto di fermare Putin. Gli attuali piani di riarmo polacco sono su quella linea, infatti prevedono non solo un esercito di mezzo milione di uomini, ma soprattutto pianificano la disponibilità di un armamento nucleare. Ci dicono che bisogna fare pure in fretta, dato che, in base agli annunci di Trump, gli USA vorrebbero sganciarsi dall’Europa.
Se lo annuncia una persona seria come Trump, allora possiamo essere certi che gli USA stanno veramente lasciando l’Europa al suo destino, infatti le basi militari americane sono ormai intasate di scatoloni per il trasloco. Sulla base di queste fiabe di abbandono che farebbero impallidire persino Pollicino, il pallino di dotarsi di armi nucleari si sta direzionando verso le sponde più insospettabili, come l’AfD (Alternativa per la Germania), cioè il partito tedesco che i media e i servizi segreti teutonici ci garantivano come putiniano al 100%. Non si capisce però dove sarebbe l’alternativa per la Germania, visto che anche l’AfD si dichiara a favore di un super-riarmo tedesco, quindi si pone sulla scia della von der Leyen. Non ci si può più fidare neanche dei “putiniani”. Ma per le cleptocrazie occidentali l’emergenzialismo non è una strategia lucidamente perseguibile, semmai è una droga, una “dose” euforizzante di impunità e di affari; perciò non deve stupire il fatto che ci siano tante allucinazioni su minacce inesistenti e nemici fittizi. Ammesso che finisca la guerra in Ucraina, ciò significherebbe soltanto che, invece che ai “putiniani”, si darebbe di nuovo la caccia agli untori, o ai terroristi, oppure a qualche altro babau.
D’altra parte il contestuale riarmo di Germania e Polonia è in grado di determinare effettivi squilibri, oggi assolutamente non considerati. Nel 1939 fu l’attrito tra l’imperialismo tedesco e l’imperialismo polacco a causare la scintilla della guerra in Europa; e, considerando l’attuale frenesia di riarmo dei due paesi, non si vede perché la situazione non dovrebbe riproporsi nei prossimi anni.
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FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


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