"
"L'elettoralismo risulta così euforizzante perché è una forma di pornografia, attiene cioè al desiderio puro, magari con quella dose di squallore che serve a conferire un alone di realismo alla rappresentazione. Ma i desideri, i programmi e le promesse elettorali non sono la realtà, che è invece scandita dalle emergenze. L'emergenza determina un fatto compiuto che azzera ogni impegno precedente, ed a cui ogni altra istanza va sacrificata, come ad un Moloc. Carl Schmitt diceva che è sovrano chi può decidere sullo stato di eccezione. Ma nella democrazia occidentale vige uno stato di emergenza cronica, cioè uno stato di eccezione permanente, l'eccezione diventa la regola."

Comidad
"
 
\\ Home Page : Articolo
LA CONFINDUSTRIA E IL BUSINESS DEL PARASSITISMO
Di comidad (del 06/09/2007 @ 23:20:18, in Commentario 2007, linkato 1316 volte)
Non è un caso che l'emergenza lavavetri sia scoppiata pochi giorni dopo l'allarme sul terrorismo islamico a Perugia, rivelatosi poi l'ennesima montatura poliziesco-mediatica.
Per intensificare lo sfruttamento della manodopera immigrata, occorre spaventarla, farla sentire accerchiata da un'opinione pubblica ostile. In tal modo gli immigrati sono sempre più costretti a chiedere protezione alle organizzazioni che si occupano del traffico di esseri umani. La dipendenza di milioni di persone dalle organizzazioni criminali è conseguenza del loro isolamento sociale, un isolamento che non potrebbe sussistere senza queste cicliche operazioni di guerra psicologica.
Non è neppure un caso che a gestire la campagna forcaiola sui lavavetri sia stato chiamato il "buonista" Walter Veltroni. In questi anni il buonismo è stato infatti il principale veicolo di disinformazione circa la vera natura dell'immigrazione, fatta passare per un fenomeno tutto sommato spontaneo e fisiologico. La retorica dell'accoglienza è servita a mascherare la realtà di un nuovo schiavismo, di una moderna tratta degli schiavi.
Uno dei paradossi dell'attuale situazione è che le aziende che sfruttano direttamente il lavoro immigrato, sono poi quelle che meno beneficiano di questo sfruttamento. Le ditte che si servono di manodopera immigrata sono infatti aziende che hanno ricevuto dei subappalti a condizioni sfavorevolissime, e possono quindi cercare di guadagnare solo riducendo al minimo il costo del lavoro.
Oggi esistono moltissime aziende che non hanno nessuna struttura produttiva, la cui unica risorsa è quella di trovarsi nella posizione favorevole per ricevere appalti, per poi smistare il lavoro in subappalto ad aziende minori, che sono quelle che devono assumersi il ruolo sporco e rischioso dello schiavista.
Questa forma di parassitismo è diventata oggi uno dei maggiori business, e l'attuale Confindustria è in gran parte composta di questo tipo di "imprenditori" che non svolgono alcuna attività produttiva, ma che si limitano a lucrare sull'intermediazione. Questi imprenditori rimarranno "puliti", poiché nessun lavoratore immigrato morirà mai nei loro cantieri per assenza di misure di sicurezza, appunto perché cantieri non ne hanno.
La faccia tosta dei vertici confindustriali è arrivata nei giorni scorsi al punto di minacciare di espulsione tutti quegli imprenditori che pagassero il "pizzo" ai vari racket, con ciò chiarendo che il solo "pizzo" ed il solo racket legittimi sono quelli gestiti dalla Confindustria.
In questi giorni i sindacati confederali si avviano alle trattative sui contratti collettivi di lavoro. Tutta la contrattazione risulterà ancora una volta falsata, perché i vertici confindustriali potranno gestirla dall'alto del loro piedistallo di falsa superiorità morale.
6 settembre 2007
Articolo Articolo  Storico Archivio Stampa Stampa

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (48)
Commenti Flash (62)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (33)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


05/12/2024 @ 21:27:13
script eseguito in 29 ms