"
"L'elettoralismo risulta così euforizzante perché è una forma di pornografia, attiene cioè al desiderio puro, magari con quella dose di squallore che serve a conferire un alone di realismo alla rappresentazione. Ma i desideri, i programmi e le promesse elettorali non sono la realtà, che è invece scandita dalle emergenze. L'emergenza determina un fatto compiuto che azzera ogni impegno precedente, ed a cui ogni altra istanza va sacrificata, come ad un Moloc. Carl Schmitt diceva che è sovrano chi può decidere sullo stato di eccezione. Ma nella democrazia occidentale vige uno stato di emergenza cronica, cioè uno stato di eccezione permanente, l'eccezione diventa la regola."

Comidad
"
 
\\ Home Page : Articolo
PUTIN SUBISCE IL FASCINO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
Di comidad (del 13/09/2018 @ 00:38:07, in Commentario 2018, linkato 2339 volte)
Per la sua famosa intervista-fiume a Vladimir Putin, il regista Oliver Stone è stato molto criticato dagli occidentalisti puri e duri, che magari avrebbero voluto che gli saltasse alla gola gridando “sporco dittatore”, invece di offrirne un ritratto “umano”. Ma Putin non ha avuto la formazione tipica dell’uomo politico occidentale che, sin dall’adolescenza, viene fabbricato e confezionato per diventare un distributore automatico di slogan. Gli Obama, i Renzi, i Macron hanno trovato i loro estimatori per pregiudizio ideologico, non perché suscitassero empatia. Putin, al contrario, ha ricevuto una formazione da picchiatore e pistolero e ciò gli ha consentito di emergere come leader in Russia in un momento in cui il coraggio fisico faceva la differenza. In Putin si coglie perciò lo stesso percorso sofferto dal pensiero alla parola che è tipico delle persone comuni e ciò suscita la loro empatia.
Se gli occidentalisti, invece di indignarsi a comando, avessero ascoltato (cosa che non gli capita mai), avrebbero notato delle “perle” interessanti che dimostrano che Putin è molto più “occidentale”, o molto più vittima dei falsi miti occidentali, di quanto si voglia farci credere. In particolare, ad un certo punto dell’intervista Putin si scioglie in una celebrazione sperticata degli ottimi rapporti della Russia con il Fondo Monetario Internazionale.
Non è quindi difficile indovinare chi abbia consigliato a Putin di lanciarsi nell’avventura scriteriata di una riforma delle pensioni. Ma non c’è neppure bisogno di indovinare, dato che la risposta ce la fornisce lo stesso sito del FMI, nel suo ultimo report sulla Russia, nel quale appunto si esortava il governo russo ad avviare una riforma delle pensioni. Ma guarda che originalità.
La dipendenza ideologica della Russia dal FMI era già evidente da una decina d’anni. Insieme con il gruppo dei cosiddetti BRICS, la Russia ha cercato di ritagliarsi un ruolo di maggiore rilievo nel FMI e, per questo obiettivo, non ha esitato ad aumentare le proprie quote finanziarie di partecipazione. Nel 2016 i BRICS hanno coronato il loro sogno ed alcuni di essi, tra cui la Russia, sono entrati nella “top ten” dei Paesi partecipanti al FMI. Basta però osservare che della “top ten” faccia parte in settima posizione anche l’Italia, per comprendere che non è poi un così grande affare, dato che dal FMI riceviamo solo grane.

Oltre a dispensare pessimi consigli, il FMI porta infatti l’infezione del “lobbying”, un bel termine tecnico per definire un banale fenomeno di criminalità comune, un associazionismo a delinquere che si avvale però del privilegio di agire all’ombra del mito di una inesistente tecnocrazia.
In quanto centrale mondiale del lobbying, il FMI favorisce nei vari Paesi la formazione di gruppi di interesse che imparano a lucrare, a spese della loro popolazione, sugli effetti devastanti delle “riforme strutturali” imposte dallo stesso FMI. Le pensioni sono ormai universalmente oggetto di un vero e proprio attacco predatorio, il cui obbiettivo finale è di lasciare campo libero al business della previdenza privata.
In Russia non c’è un aumento dell’aspettativa di vita che possa anche lontanamente giustificare un innalzamento dell’età pensionabile. Sarebbe poi davvero strano che si verificasse un aumento della vita media in un Paese che soffre ormai cronicamente per le sanzioni economiche. Ma anche nell’assurda ipotesi che una riforma delle pensioni avesse una qualche base economica, una tale riforma sarebbe comunque da considerarsi suicida per un governo che deve quotidianamente affrontare un tentativo di destabilizzazione dall’esterno; una destabilizzazione a cui il FMI non è neppure così estraneo.
Il malcontento popolare in Russia per la riforma delle pensioni è stato infatti una manna per quelle agenzie di destabilizzazione che sono le ONG. A fornire alla stampa occidentale le notizie sulla repressione in Russia è, ovviamente, una ONG dei “diritti umani”, la OVD-Info, una filiazione della ONG Open Democracy.
Chi è il maggior finanziatore di Open Democracy? Sul proprio sito ce lo rivela candidamente la stessa ONG: il maggior finanziatore di Open Democracy è la Open Society Foundation di George Soros. Insomma, stavolta Putin se l’è proprio cercata.
Articolo Articolo  Storico Archivio Stampa Stampa

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (48)
Commenti Flash (62)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (33)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


07/12/2024 @ 07:10:27
script eseguito in 34 ms