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"La privatizzazione è un saccheggio delle risorse pubbliche, ma deve essere fatta passare come un salvataggio dell’economia, e i rapinati devono essere messi nello stato d’animo dei profughi a cui è stato offerto il conforto di una zuppa calda. Spesso la psico-guerra induce nelle vittime persino il timore di difendersi, come se per essere degni di resistere al rapinatore fosse necessario poter vantare una sorta di perfezione morale."

Comidad (2009)
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di comidad (del 15/10/2015 @ 21:01:08, in Documenti, linkato 7343 volte)
“Nella strage di Ankara sono morti anche due anarchici, Kemal Tayfun Benol e Ali Kitapçı. Quest'ultimo, in particolare, è stato l'anima del movimento anarco-sindacalista turco e per questo i compagni gli hanno dedicato alcuni comunicati che credo meritino di essere conosciuti.” (Maria Chiara)

APPELLO ALLO SCIOPERO GENERALE DALL'INIZIATIVA ANARCHICA DI ISTANBUL (11/10) http://sosyalsavas.org/
Ieri non stavamo meglio di oggi. Domani, non staremo bene a causa di oggi.
Non staremo bene: l'assassino è tra di noi. Non staremo bene: il suo ingranaggio continua a girare. Non staremo bene, perché da ieri a oggi sono stati massacrati centinaia dei nostri amici, dei nostri fratelli, dei nostri compagni. Le loro vite sono state rubate una a una.. Sappiamo chi è l'assassino, e il suo ingranaggio cresce per distruggerci, gira per noi come un veleno.
Per non restare inermi di fronte al veleno che scorre da ieri a oggi, domani fermeremo ogni attività in ogni luogo per far crescere la nostra rabbia con la solidarietà.
INIZIATIVA ANARCHICA DI ISTANBUL

DOMANI DAREMO L'ADDIO AL COMPAGNO ANARCO-SINDACALISTA ALİ KİTAPÇI (11/10)
Domani, dopo mezzogiorno, verrà seppellito nel cimitero di Abkara Karşıyaka il nostro amico e compagno anarchico Ali Kitapçı, ucciso dalle bombe sabato 10 ottobre.
Per conoscenza di tutti i nostri compagni e tutti gli amici di Ali: alle 10 partirà un autobus di fronte al municipio di Çankaya (Ankara).
'Ali, Ali. Ali il sindacalista, Ali Kitapçı, fratello Ali, l'anarchico Ali, Ali nero come tutti gli anarchici. Non sappiamo in quella degli altri, ma nella nostra vita avevi un posto molto prezioso e importante. Se dicessimo che eri il primo sindacalista del movimento anarchico in Turchia probabilmente non sbaglieremmo. Uomo d'azione che durante gli scioperi rovesciava le locomotive, metteva le catene alle porte, bloccava le rotaie. Eri la nostra fonte di allegria. Adesso chi ci racconterà le storie della lotta anarco-sindacalista nelle miniere di carbone in Inghilterra..'
INIZIATIVA ANARCHICA

L’INIZIATIVA ANARCHICA: ‘IL TUO FUOCO BRUCERÀ CON NOI, ALI’ (12/10)
Salutiamo il nostro compagno Ali Kitapçı al Cimitero di Karşıyaka, raccogliendo le fiaccole della sua strenua lotta anarco-sindacalista.
Il nuovo mondo che hai fatto vivere nel tuo cuore continuerà a vivere nelle cose che ci hai raccontato, in quel tuo essere sempre spalla a spalla con noi, nella tua presenza costante al nostro fianco.
Il tuo fuoco brucerà con noi, Kitapçı!
INIZIATIVA ANARCHICA

Turchia, Ankara: Funerali dell’anarco-sindacalista Ali Kitapçı (13/10) http://istanbul.indymedia.org/tr/node/183528
Il Meeting per la Pace, organizzato dai sindacati nazionali (DİSK: Confederazione dei Sindacati rivoluzionari della Turchia, KESK: Confederazione dei Sindacati degli impiegati pubblici, TMMOB: Unione delle Camere degli ingegneri e architetti turchi, TTB: Unione dei medici turchi), è stato cancellato a causa di un attacco con due bombe. Il meeting avrebbe dovuto svolgersi ad Ankara il 10 ottobre 2015 con una partecipazione nazionale. Le due esplosioni in successione hanno ucciso 128 persone e ferito più di 500. Questo terribile evento, che ha provocato la perdita di vita umana più grave avvenuta in un singolo evento in tutta la storia della Turchia, si è verificato esattamente un giorno prima dell’attesa dichiarazione di cessate il fuoco da parte del PKK/KCK.
Ali Kitapçı (1958-2015) era uno dei 14 membri del BTS-KESK (Sindacato indipendente dei trasporti) che sono rimasti uccisi nell’esplosione. Ali aveva conosciuto per la prima volta il movimento anarchico in Inghilterra e ha continuato ad essere attivo negli ultimi 30 anni. Al di là della sua lotta sindacale, è stato membro attivo di molte organizzazioni anarchiche ad Ankara sin dalla seconda metà degli anni 80, e ha cercato di unire gli anarchici in una lotta comune. È stato il primo a organizzare la causa anarco-sindacalista nella Turchia moderna. Era un’ispirazione per molti dei suoi compagni di idee e generazioni differenti.
Alla commemorazione organizzata il 12 ottobre dal suo sindacato nella Stazione ferroviaria di Ankara per tutti i membri del sindacato che hanno perso la vita, hanno partecipato migliaia di persone. Dopo questa commemorazione, il suo corpo è stato seppellito al Cimitero di Karşıyaka con la partecipazione della sua compagna di vita e di politica Emel, di suo figlio Artun Siyah e dei suoi compagni anarchici, arrivati da diverse parti della Turchia. I centinaia di anarchici che hanno partecipato ai suoi funerali hanno promesso di continuare la sua lotta.
Le parole della sua compagna Emel al funerale hanno espresso anche i sentimenti di tutti gli altri compagni: https://www.youtube.com/watch?v=iQib9-ulZcg
‘Il nostro cuore è con lui. La nostra rabbia viene alimentata dalla sua forza. Siamo tutti qui. Ma è solo il suo corpo quello che resterà qui. Lui sarà con noi per sempre. Sarà la nostra ispirazione e la nostra luce per sempre’.

Il testo seguente è stato scritto dagli anarchici, compagni di Ali:

Per Ali Kitapçı
Piove. Su tutti i ricordi che abbiamo con Ali..
Piove. Anche se da molto tempo ormai gli assassini hanno lavato via il sangue sulla strada. Piove.
Tutte le volte che abbiamo bevuto insieme, tutte le manifestazioni a cui siamo andati, tutti gli slogan che abbiamo gridato, tutti i lacrimogeni che abbiamo respirato. Le crisi di asma di Ali..
Piove.
Lo Stato attacca.
Piove senza sosta.
Tutti i compagni, siamo insieme proprio come 20 anni fa.
Siamo insieme, proprio come succedeva nel 1936!
Ali aveva dato la sua vita alla lotta di classe, al movimento sindacale.
Era uno di quegli ‘eroi’ senza nome che lottava per trasformare il movimento anarchico da un debole respiro a una vivida alternativa di libertà.
Che il suo ricordo sia nostro compagno..
Non dimenticheremo, non perdoneremo!

Gli anarchici

http://www.bbc.com/news/world-europe-34511869?SThisFB
L’ultima parte di questo servizio della BBC (dal minuto 2:10), in inglese, è interamente dedicata ai funerali di Ali.
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Di comidad (del 15/10/2015 @ 01:11:14, in Commentario 2015, linkato 2092 volte)
Come quasi tutti avevano previsto, Renzi si è rapidamente rimangiato l'annuncio sulla possibilità di una "flessibilità in uscita" per le pensioni dei lavoratori con più di sessantadue anni. Tutto è rimandato al prossimo anno in attesa di "chiarire i dati". Anche nelle menzogne appare quindi un barlume di verità, e cioè Renzi ammette di parlare senza sapere di cosa parla.
In compenso il governo stanzia cento milioni di euro all'anno per la cosiddetta "alternanza Scuola-lavoro". La CGIL ha commentato la "guida operativa" che il Ministero dell'Istruzione ha messo a disposizione delle scuole e delle imprese, riscontrando una notevole confusione: il Ministero infatti non esplicita la portata giuridica del documento (un'ordinanza o una circolare?), che appare persino incongruente rispetto a quanto annunciato nell'ultima pseudo-riforma della Scuola. Ma c'è anche un "colpo di scena" finale, dato che il tanto strombazzato registro delle imprese abilitate a collaborare con le Scuole, viene liquidato dal documento ministeriale come non vincolante.
La CGIL cerca disperatamente un ordine nel caos, e crede di trovarlo nelle esigenze del "mercato del lavoro", cioè nel costringere tanti studenti a lavorare gratuitamente per le imprese. Può darsi che vi sia anche questo, ma bisognerebbe capire quale possa essere la qualità della prestazione lavorativa di uno studente immesso per qualche mese in un contesto di cui sa poco o nulla, dato che l'istruzione tecnica è stata abolita già dalla riforma Gelmini.
Un modo di dire abbastanza comune riguarda coloro che invece di guardare la Luna si concentrano sul dito che la indica. Certamente a volte è così, ma capita anche che la Luna venga indicata solo per distrarre dal dito. In questo caso il dito è costituito dai cento milioni annui, l'unico aspetto concreto dello slogan sull'alternanza Scuola-lavoro. La formazione dei giovani si dimostra un pretesto per elargire fondi alle imprese private, senza indicare nessuna seria contropartita. Cento milioni non sono tanti, ma, come dice Renzi, anche qui bisognerà "chiarire i dati", cioè vedere quanti altri soldi verranno elargiti alla chetichella nei vari decreti attuativi della pseudo-riforma scolastica. Del resto l'alibi è già pronto, poiché tutto, si sa, si fa per il bene dei giovani. I governi hanno sempre i giovani al centro dei loro pensieri. Quando non sono gli studenti, sono i "giovani imprenditori".
Nel 1999 il governo D'Alema istituì un'apposita agenzia dal nome accattivante, "Invitalia", incaricata di distribuire fondi alle imprese di "nuova costituzione". Molto commovente, sennonché nei suoi sedici anni di storia Invitalia si è rivelata come un ente assistenziale per multinazionali. Rolls Royce, ad esempio, ha potuto mettere su uno stabilimento in provincia di Avellino a spese di Invitalia, cioè dei contribuenti italiani.
Sempre ad Avellino, e sempre a spese di Invitalia (o Invitamultinazionali), si è insediata un'altra multinazionale, Denso Thermal Systems. Il bello è che Invitalia se ne vanta, e si vanta soprattutto di aver coperto la metà dell'investimento. Il rischio che l'altra metà sia solo nominale non ci viene accennato. Anche qui occorrerà "chiarire i dati".
Un altro dato che regolarmente non ci viene illustrato, è quanti posti di lavoro "creati" da Invitalia siano realmente sopravvissuti in questi sedici anni. In un altro documento governativo ci si fa però sapere che Invitalia può garantire sino al 75% dell'investimento della multinazionale "invitata", senza che venga richiesta alcuna garanzia di continuità dell'insediamento industriale e del livello occupazionale.
L'anno scorso Renzi ha presentato in pompa magna ventiquattro "contratti di sviluppo" del governo, contratti in cui sono coinvolte multinazionali sia italiane che straniere. Il governo ha stanziato un miliardo e quattrocento milioni, coprendo il solito 75% degli investimenti, cioè quasi tutto, tanto da far supporre che il restante 25% rimanga sulla carta.
Di fronte ad una copertura governativa di tale entità, qualcuno si potrebbe chiedere che senso abbia "invitare" le multinazionali e non fare invece direttamente da soli. Un alibi di solito invocato per invitare le multinazionali, è far pervenire in un Paese i know-how a cui altrimenti non si potrebbe accedere; ma, in un Paese come l'Italia, con un miliardo e quattrocento milioni si potrebbero produrre tutti i nuovi brevetti che servirebbero.
Simili obiezioni indicherebbero però che non si è compresa la logica profonda dell'assistenzialismo per ricchi, quel grande fenomeno storico meglio conosciuto con i nomi d'arte di "Mercato" e "Capitalismo". La potenza delle multinazionali non deriva infatti da loro mirabolanti capacità imprenditoriali o affaristiche, ma proprio dall'intreccio di relazioni e di favori che stabiliscono con la politica e con l'alta burocrazia degli Stati.
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FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


16/10/2024 @ 02:47:16
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