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"L'elettoralismo risulta così euforizzante perché è una forma di pornografia, attiene cioè al desiderio puro, magari con quella dose di squallore che serve a conferire un alone di realismo alla rappresentazione. Ma i desideri, i programmi e le promesse elettorali non sono la realtà, che è invece scandita dalle emergenze. L'emergenza determina un fatto compiuto che azzera ogni impegno precedente, ed a cui ogni altra istanza va sacrificata, come ad un Moloc. Carl Schmitt diceva che è sovrano chi può decidere sullo stato di eccezione. Ma nella democrazia occidentale vige uno stato di emergenza cronica, cioè uno stato di eccezione permanente, l'eccezione diventa la regola."

Comidad
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di comidad (del 25/12/2008 @ 00:26:33, in Commenti Flash, linkato 1577 volte)
Pierluigi Celli, già dirigente RAI, è il direttore generale della prestigiosa “Luiss”, la libera università internazionale degli studi sociali, un’università privata molto selettiva, come dimostra il fatto che a presiederla vi sia Luca Cordero di Montezemolo e che nella sua direzione annoveri intellettuali del calibro di Francesco Gaetano Caltagirone.
Questo ateneo è in stretto contatto con molte imprese di rango e si propone, come dichiara nella sua presentazione, di “preparare i giovani alla flessibilità” e “di formare professionisti in grado di governare la complessità”.
In questi giorni, Celli è in giro in vari salotti televisivi a presentare la sua ultima fatica editoriale: “Comandare è fottere”. Dobbiamo confessare che, nonostante il titolo un po’ esoterico e sebbene privi dei raffinati strumenti d’analisi di Celli, anche noi eravamo stati sfiorati dal sospetto che comandare volesse dire fottere, ma non eravamo stati in grado di esprimere il concetto con una sintesi così efficace ed elegante.
In realtà, sono anni che l’aspirante Machiavelli ci intrattiene appena possibile con l’esaltazione delle virtù del privato: “nel privato quello che conta è il mercato”, “il mercato non fa sconti”, “nel privato chi sbaglia paga”, “nel privato contano le capacità individuali, conta il merito”.
Eppure qualche giorno fa abbiamo visto un’ombra di tristezza sfiorare il suo volto, quando il perfido giornalista gli ha fatto notare che qualche responsabilità per il disastro economico negli Stati Uniti ce l’avevano anche i privati. Il povero Celli non è riuscito che a farfugliare qualche altra idiozia : negli Stati Uniti è diverso, lì chi sbaglia paga, hanno già messo in galera dei manager… e altre amenità. Insomma Celli si è fatto fottere da un giornalista qualsiasi. Vuoi vedere che a comandare siano proprio i giornalisti?
 
Di comidad (del 08/01/2009 @ 09:04:56, in Commenti Flash, linkato 1535 volte)
Niente di strano che ad occuparsi degli "Incontrolados" spagnoli del '36 e degli attuali "No control" greci, su "La Repubblica" di domenica 4 gennaio sia stato chiamato un supercontrollato come Guido Rampoldi, che, per narrare dei fatti del '36, ricorre a qualche smaccata mistificazione della propaganda stalinista e franchista dell'epoca; mentre, per parlare di oggi, saccheggia il solito repertorio dei luoghi comuni pseudo-sociologici che imperversano sulle riviste pubblicate dalle varie polizie. Anche per informarci sugli Indios dell'Amazzonia, Rampoldi si rivolge a quella fonte imparziale che sono i fazenderos impegnati nel loro sterminio.
A coronare il tutto, c'è anche una citazione fuori contesto dell'anarchico Camillo Berneri, fatto passare per un guerrafondaio; così Rampoldi pensa di aver dato il suo contributo alla strategia della confusione attuata dai media.
Ma la cosa più curiosa dell'articolo, è la pretesa di Rampoldi di essere l'unico a sapere e capire di anarchismo; quindi gli anarchici, se vogliono poter esercitare, dovrebbero andare a prendere la patente da lui. Rampoldi non si accontenta di essere un controllato - come tutti i giornalisti -, ma si sente una vocazione di controllore. Auguri!
 
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FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


27/07/2024 @ 02:56:54
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