Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Dunque a Padova, a Piacenza e in diverse altre città, scendono in piazza le ronde con sollievo generale. A Padova e altrove sono però scese in piazza anche le ronde anti-ronda ( centri sociali, immigrati ecc.) per controllare la ronda dei “comuni cittadini” (AN, Lega e altre raffinatezze). Sembra che i due gruppi siano venuti alle mani; a questo punto è dovuta intervenire la polizia per scortare le ronde dei “comuni cittadini” che non erano però autorizzate secondo la norma Maroni. Vibrate proteste del PD che propone un pagamento degli straordinari ai poliziotti distolti dalle loro consuete attività; distoglierli dalle loro “consuete attività” sembra essere l’unico vantaggio delle ronde.
Tutto bene invece per altre due ronde (autorizzate), una di “immigrati” e l’altra di indigeni, che dopo aver trovato in strada solo se stesse, si sono scambiate segni di amicizia e simpatia. Ci aspettano notti affollate.
L’immagine di Israele nel mondo non è mai stata ad un livello così basso; eppure i crimini commessi nei giorni scorsi a Gaza non sono peggiori di quelli del 1948 o del 1967, quando l’immagine di Israele era alle stelle.
Cos’è dunque che non ha funzionato? Il fattore tempo.
Nel 1948 i sionisti agirono con una rapidità impressionante: non avendo a disposizione un’aviazione, fecero saltare le case dei Palestinesi piazzando gli esplosivi manualmente e, in pochi giorni, costrinsero centinaia di migliaia di persone alla fuga, convincendo però il mondo che se ne fossero andate di propria volontà.
Nel 1967 Israele fece la “Guerra dei Sei Giorni”, e si annesse i nuovi territori passando anche per Paese aggredito.
Sino al 1967 il trucco ha funzionato: i sionisti riuscivano a mettere il mondo davanti al fatto compiuto così presto, che non c’era nemmeno il tempo di verificare ciò che combinavano, né di smentire la loro propaganda. Nel crimine la rapidità è essenziale: il criminale lento si fa scoprire.
Più di un mese non è bastato ai sionisti per avere ragione di Hamas, e dopo tanto tempo gli slogan sugli scudi umani non sono riusciti più a coprire l’evidenza. A un certo punto hanno dovuto ritirarsi perché avevano preso con gli Stati Uniti l’impegno di concludere tutto prima dell’evento mediatico della cerimonia di incoronazione di Obama. Nessun rumore di bombe doveva rendere stonato il coretto con storiella del nero che sessanta anni fa non poteva essere servito a tavola ed ora è presidente degli USA.
Perché i tempi si sono allungati? Per due motivi:
- affarismo e privatizzazioni hanno reso inefficiente la macchina militare israeliana,
- l’effetto-sorpresa è finito, perché ormai tutti sanno di cosa sono capaci i sionisti.
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