Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il crollo dei prezzi delle materie prime avrebbe dovuto determinare un calo delle bollette energetiche. Sennonché l’apertura del contenzioso tra Russia e Ucraina ha autorizzato i media a scatenare una campagna allarmistica sulla prossima cessazione delle forniture di gas all’Europa. Allora addio alla diminuzione del costo delle bollette. Ma da chi provenivano le notizie allarmistiche riportate dai media?
Guarda caso, proprio dall’ente che avrebbe dovuto far calare la bolletta energetica che impone ai consumatori, e che ora non lo farà più, cioè l’ENI.
Sempre in questi giorni, tutti i giornali - di destra e di “sinistra” - riportano entusiasticamente i successi della “cura Brunetta” per gli statali in malattia: 45% in meno di assenteismo.Anche qui la fonte che ha rivelato i dati sui trionfi del ministro Brunetta appare una fonte oggettiva, imparziale ed insospettabile: si tratta infatti dello stesso Brunetta.
Sarà una banalità, ma se invece di “organi di informazione”, li si chiamasse organi di propaganda, tutto risulterebbe più chiaro.
Niente di strano che ad occuparsi degli "Incontrolados" spagnoli del '36 e degli attuali "No control" greci, su "La Repubblica" di domenica 4 gennaio sia stato chiamato un supercontrollato come Guido Rampoldi, che, per narrare dei fatti del '36, ricorre a qualche smaccata mistificazione della
propaganda stalinista e franchista dell'epoca; mentre, per parlare di oggi, saccheggia il solito repertorio dei luoghi comuni pseudo-sociologici che imperversano sulle riviste pubblicate dalle varie polizie. Anche per informarci sugli Indios dell'Amazzonia, Rampoldi si rivolge a quella fonte imparziale che sono i fazenderos impegnati nel loro sterminio.
A coronare il tutto, c'è anche una citazione fuori contesto dell'anarchico Camillo Berneri, fatto passare per un guerrafondaio; così Rampoldi pensa di aver dato il suo contributo alla strategia della confusione attuata dai media.
Ma la cosa più curiosa dell'articolo, è la pretesa di Rampoldi di essere l'unico a sapere e capire di anarchismo; quindi gli anarchici, se vogliono poter esercitare, dovrebbero andare a prendere la patente da lui. Rampoldi non si accontenta di essere un controllato - come tutti i giornalisti -, ma
si sente una vocazione di controllore. Auguri!
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